Coordinamento Servizi Informatici Bibliotecari di Ateneo  
Università degli Studi di Lecce

III SEMINARIO
SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE PER LA MATEMATICA
Lecce, Mercoledì 1 ottobre 1997, ore 11.05

Marina ZUCCOLI, Alessandra CITTI, Maria Pia TORRICELLI, Rosella BIAVATI
Prestito interbibliotecario e document delivery: l’esperienza delle biblioteche scientifico-tecniche dell’Università di Bologna

Le biblioteche scientifico-tecniche dell’Ateneo bolognese, articolate in quattro settori disciplinari (matematico-fisico, chimico, ingegneristico e delle scienze della terra), sono di dimensioni medie o piccole, ad esclusione delle due maggiori, la biblioteca del Dipartimento di Matematica e quella della Facoltà di Ingegneria. Le dimensioni ridotte, tipiche soprattutto delle biblioteche dipartimentali che rispecchiano il relativo Corso di Laurea, sono proprie di un ambito disciplinare che privilegia la letteratura periodica e quella grigia, nonché gli atti congressuali, rispetto alle tradizionali monografie. Fattori non trascurabili nel determinare la fisionomia di tali biblioteche sono inoltre:

Una categoria alquanto variegata è infine quella dei privati, che comprende professionisti, incaricati di ditte, insegnanti e semplici appassionati; si tratta di un’utenza esterna e non accademica, che però può trovare solo in biblioteche specialistiche i materiali di suo interesse, presentando pertanto istanze che, sia pure con priorità più bassa, vanno accolte dalla biblioteca.

In uno scenario come quello che si è delineato, il prestito interbibliotecario appare come una soluzione economica e rapida per procurare agli utenti i documenti che la biblioteca non è in condizione di acquisire attraverso i canali commerciali; si sottolinea infatti che il prestito interbibliotecario non può non essere considerato una fattispecie delle acquisizioni1, come tale, conteggiato e valutato nel novero delle operazioni che la biblioteca compie per accrescere il proprio patrimonio e soddisfare gli utenti. Questo rimane vero ancorché dal prestito interbibliotecario di norma non risulti letteralmente aumentato il posseduto, poiché non si suole né fotocopiare i volumi ricevuti, nell’ovvio rispetto della normativa sul copyright, né trattenere per la biblioteca una copia aggiuntiva degli articoli ricevuti in fotocopia.

La fattispecie di prestito interbibliotecario più praticata è in realtà quella del document delivery2, tanto in entrata quanto in uscita, proprio per la priorità che la comunità scientifica riconosce agli articoli; questa peculiarità pare destinare le biblioteche scientifico-tecniche ad una gestione decentrata della fornitura di documenti, poiché appare scarsamente praticabile l’ipotesi - utile quando si tratti di inviare libri - di usufruire di un centro unico di smistamento delle fotocopie, per biblioteche che sono sovente dislocate in varie sedi della città.

Nel presente lavoro si espone in appendice un’analisi applicata a quattro biblioteche dell’area scientifico-tecnica, diverse non solo per specializzazione disciplinare, ma anche per dimensioni e tipologia, che sono però accomunate dall’obiettivo di praticare il document delivery in modo efficace, rapido ed economico. Si è quindi cercato di ricondurre la tematica del prestito interbibliotecario ad una griglia descrittiva in cui figurano i modi, i costi, i tempi, per offrire una panoramica del flusso di documenti che entrano ed escono dalle nostre biblioteche.

BIBLIOTECHE - 1996

TIPOLOGIA

DOC. IN ENTRATA

DOC. IN USCITA

ASTRONOMIA

dipartimentale

163

174

CHIMICA INDUSTRIALE

di Facoltà

1423

250

INGEGNERIA

di Facoltà

240

210

MATEMATICA

dipartimentale

42

255


Ad oggi l’Università di Bologna non ha varato un regolamento unico per il prestito interbibliotecario, che sarebbe estremamente auspicabile per sottrarre questo servizio alla volontaristica prestazione dei bibliotecari, né è stato possibile realizzare un ufficio centralizzato per la confezione, l’affrancatura e lo smistamento dei pacchi. Un ulteriore elemento di riflessione è stato introdotto dalla recente abolizione della franchigia postale tra enti pubblici.

L’Ateneo ha avviato un progetto, denominato CASA (a Cooperative Archives of Serials and Articles), finanziato in sede europea, che tende, fra gli altri suoi obiettivi, all’integrazione del catalogo nazionale dei periodici realizzato dal CNR (ACNP) con il registro internazionale ISSN e con altri cataloghi nazionali. CASA, al quale, oltre all’ICCU ed all’ISSN International Centre, aderiscono partner europei quali il catalogo collettivo dei periodici delle biblioteche scozzesi SALSER (rappresentato dall’Università di Edinburgo) ed i responsabili ISSN per Grecia e Norvegia, favorisce così la corretta descrizione ed individuazione delle testate e delle biblioteche che le possiedono. L’integrazione poi di tali archivi con archivi di spogli, primo fra tutti Current Contents dell’ISI, consentirà di spingere la ricerca a livello dei singoli articoli.

La costituzione di un servizio analogo alle Pagine Gialle telefoniche consentirà di avere informazioni sugli editori (indirizzo, eventualmente home page, servizi offerti, condizioni di abbonamento...), e su altri fornitori di servizi per i periodici, fra cui ovviamente il document delivery, ciascuno dei quali verrà collegato, mediante link, alla testata di cui offre uno o più servizi. In questo modo l’utente, una volta individuato l’articolo che gli interessa, potrà controllare a che condizioni viene offerto il servizio di document delivery, selezionare il fornitore che offre le condizioni che lo soddisfano maggiormente e inoltrare eventualmente la richiesta. Le concrete modalità di costituzione delle Pagine Gialle sono ancora allo studio, anche se è già stato consegnato alla commissione europea uno studio di fattibilità. E’ significativo il fatto che il questionario, inviato a tutti gli editori italiani e ad un campione di editori stranieri per rilevare l’interesse degli editori per questa iniziativa, abbia dato esito positivo.

Appendice

1. La Biblioteca del Dipartimento di Astronomia
2. La Biblioteca Centralizzata della Facoltà di Chimica Industriale
3. La Biblioteca Centralizzata della Facoltà di Ingegneria
4. La Biblioteca del Dipartimento di Matematica

Bibliografia


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