ANTONELLA
TONI
Catalogazione
derivata corrente e retrospettiva
Lo sviluppo e l'introduzione
delle nuove tecnologie informatiche nelle biblioteche hanno comportato profondi
cambiamenti nell'organizzazione e gestione delle procedure e dei servizi bibliotecari.
Con l'informatizzazione
delle biblioteche si sono presentati nuovi problemi da affrontare, nuovi modi
di lavorare, e nuove procedure di catalogazione.
Una preoccupazione
costante è stata, e lo è tutt'oggi, la costituzione, in tempi
brevi, di un catalogo elettronico, quindi la conversione retrospettiva o catalogazione
del pregresso.
Accanto alla
tradizionale catalogazione originale è comparsa la catalogazione partecipata,
cioè l'utilizzo dei record catalografici già prodotti da altri,
e successivamente quella derivata, ovvero la cattura dei record bibliografici
da altri archivi elettronici.
Quest'ultima
procedura si è diffusa sempre di più con la disponibilità
di maggiori risorse bibliografiche on-line e su CD-ROM e con lo sviluppo delle
funzioni di import/export dei dati in formato di tipo MARC in molti sistemi
di automazione ed archivi catalografici.
Essa è
diventata una delle procedure quotidiane più utilizzate, un metodo di
lavoro particolarmente conveniente nel processo di informatizzazione di una
biblioteca. Viene infatti utilizzata sia per la catalogazione delle nuove acquisizioni,
cioè per la catalogazione corrente, sia per il trasferimento dello schedario
cartaceo nell'archivio elettronico, cioè per la conversione retrospettiva
o catalogazione del pregresso.
In molte
biblioteche, soprattutto straniere, il bibliotecario utilizza i record catalografici
già prodotti da altri, evitando di catalogare per l'ennesima volta libri
già catalogati; la catalogazione, nella maggior parte dei casi, consiste
quindi nella semplice aggiunta della collocazione e del numero di identificazione
del libro.
L'applicazione
della procedura di catalogazione derivata consente la realizzazione di una propria
base dati molto più omogenea e più aderente agli standard internazionali,
soprattutto quando la fonte catalografica è una base dati autorevole
quale ad esempio quella della Library of Congress.
Nell'Università
di Lecce la catalogazione derivata, oltre a quella partecipata, è applicata
da diverso tempo. Infatti il sistema di automazione adottato (il TINlib) consente,
l'esportazione ed importazione dei dati in formati di tipo MARC ed in formato
UNIMARC.
Nella biblioteca
di Matematica, in particolare, la procedura di catalogazione derivata viene
applicata quotidianamente, sia per le nuove acquisizioni (per la catalogazione
corrente) sia per il pregresso (per la conversione retrospettiva del catalogo
cartaceo).
Ciò ha consentito
di realizzare in TINlib, in poco tempo e con poche risorse umane, una base-dati
perfettamente omogenea e aderente agli standard nazionali ed internazionali,
contenente le registrazioni bibliografiche relative alle acquisizioni della
biblioteca dal 1968 ad oggi (circa 11.000 volumi e 450 testate di periodici),
complete di soggettazioni, classificazioni CDD, LCC, AMS, CR e ZDM, collocazione
secondo il sistema AMS e codici a barre per il prestito automatizzato.
Le basi dati
utilizzate sono CD-MARC Bibliographic della Library of Congress e CatCD recenti
pubblicazioni di OCLC. La percentuale di dati recuperati si aggira intorno al
97%.
CD-MARC Bibliographic
contiene tutte le registrazioni bibliografiche della Library of Congress a partire
dal 1967: oltre 4 milioni di records su sei CD, esportabili in formato MARC.
OCLC (On
Line Computer Library Center) è la rete bibliotecaria piùampia
del mondo. Ha oltre 16.000 biblioteche partecipanti, in 40 paesi di tutto il
mondo, e la sua base supera i 30 milioni di record bibliografici. Ha la sua
sede principale a Dublin (Ohio) e una sede Europea a Birgman (UK). Fornisce
un'ampia gamma di prodotti e servizi in linea e distribuisce anche su CD-ROM
raccolte selezionate della base dati. "CatCD - Recenti pubblicazioni" contiene
le registrazioni bibliografiche relative alle nuove accessioni della Library
of Congress e delle biblioteche membri di OCLC oltre a quelle dei documenti
piùutilizzati negli ultimi sei anni: circa 1.500.000 registrazioni su
due CD, esportabili in formato OCLC MARC (US-MARC).
I tempi e
le modalità di ricerca e recupero dei dati sia in CD-MARC sia in CatCD
sono abbastanza soddisfacenti. La qualità delle descrizioni bibliografiche
è eccezionale rispetto a quelle di altre basi dati catalografiche.
Un progetto
dettagliato per il recupero del pregresso del patrimonio librario delle biblioteche
dell'Ateneo mediante catalogazione derivata è stato presentato di recente
dal Coordinatore generale del SIBA, Dott.ssa Virginia Valzano.
A tal fine
è stata effettuata un'analisi del patrimonio da recuperare, sono stati
visti la tipologia dei documenti, la provenienza geografica, l'ambito scientifico,
linguistico e cronologico. Sono state quindi individuate le basi dati catalografiche
alle quali attingere e sono stati effettuati dei test e delle previsioni di
recupero.
Le fonti
catalografiche utilizzate sono: CD-MARC Bibliographic, OCLC Recent e Older books,
BNI (Bibliografica Nazionale Italiana), BNCF (catalogo della Biblioteca Nazionale
Centrale di Firenze), AliceCD (Catalogo dei libri italiani in commercio), BNF
(Bibliografia Nazionale Francese). Le basi dati straniere soprattutto per le
biblioteche delle Facoltà scientifiche e quelle italiane per le biblioteche
dell'area umanistica.
Il test per
ogni biblioteca è stato effettuato, con la collaborazione del personale
utilizzato nei lavori socialmente utili, su un campione composito di schede,
selezionate in parte tenendo presente l'intero catalogo delle rispettive biblioteche
e in parte saggiando specifici segmenti.
La percentuale
di recupero è stata del 97% per tutte le biblioteche scientifiche e per
le biblioteche umanistiche di più recente costituzione; dell'85% per
le altre biblioteche.
Il
progetto per il recupero del pregresso mediante catalogazione derivata prevede
due strade da seguire in contemporanea:
1) L'utilizzo delle
collaborazioni studentesche e del personale "cassintegrato" per la ricerca ed
il recupero dei record bibliografici; l'attribuzione di fondi di incentivazione
per il personale bibliotecario impegnato nell'importazione, nel controllo ed
allineamento dei record alla base dati catalografica generale.
2) L'utilizzo
di fondi speciali per il recupero di un'altra fetta del pregresso mediante i
servizi offerti da privati quali ad esempio DATACOM dell'IFNIA.
Sono stati
già svolti, a cura del Coordinamento SIBA, due corsi di formazione e
aggiornamento professionale sulla catalogazione derivata corrente e retrospettiva,
sia per il personale bibliotecario sia per il personale utilizzato nei lavori
socialmente utili.
E' previsto
lo svolgimento di un terzo corso per gli studenti eventualmente coinvolti nel
progetto.
Le
basi dati bibliografiche su CD-ROM ritenute più appropriate per la catalogazione
derivata sono disponibili sui server del SIBA ed accessibili attraverso la rete
di Ateneo.
Dott.ssa Antonella Toni
Responsabile Biblioteca
Dipartimento di Matematica - Università di Lecce
via per Arnesano, ex Collegio "Fiorini", 73100 LECCE
tel. 0832 320514/515; fax 0832 320541;
e-mail: antoni@ilenic.unile.it