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Coordinamento Servizi Informatici Bibliotecari di Ateneo |
Università degli Studi di Lecce |
Anna
Gentile |
regia
e voce recitante sax soprano, alto, tenore piano basso elettrico computer |
Immagini,
suoni e poesie nella splendida cornice del Teatro Comunale Paisiello di Lecce.
Incontro
tra letteratura, musica e multimedialità per ripercorrere tre secoli
di storia dei neri d'America.
Anna Gentile
ha messo su uno spettacolo che interpreta in maniera originale testi tratti
da grandi poeti afro-americani che hanno influenzato ed a loro volta sono stati
influenzati da quella che è stata la musica jazz dagli anni '20 fino
ad oggi. Oltre alla voce recitante, della stessa Anna Gentile, lo spettacolo
si avvale della presenza di musicisti come Gaetano Partipilo al sax, Mirko Signorile
al piano, Poldo Sebastiani al basso elettrico, che eseguono musiche originali
di accompagnamento alla recitazione. Un'ulteriore novità, che arricchisce
notevolmente lo spettacolo, è data dalla proiezione di immagini tratte
da un ipertesto creato da Anna Gentile e gestite in tempo reale al computer
da Ilenia Paladini. Dalla convergenza di questi elementi è risultato
uno spettacolo di successo che è stato replicato in varie occasioni .
Con la multimedialità
che vede immagini, suoni e testi integrarsi in un unico strumento qual è
il computer, è possibile sviluppare temi culturali e multidisciplinari
che riescono a coinvolgere più sensi ed a convogliare emozioni. Con questo
spettacolo, composto da poesie, da musica dal vivo, da immagini di un ipertesto
multimediale dal quale emergono i testi delle poesie dei poeti afro-americani,
le loro foto, i luoghi, i colori, le foto dei musicisti che ne sono stati gli
interpreti principali, si vuole raccontare la storia e la cultura di un popolo
che ha generato una musica che parte dai ritmi africani ed ispira ancora tutta
la musica del mondo.
Le poesie
scelte sono state tradotte cercando di mantenere il suono onomatopeico del blues
e del jazz nello spirito con cui sono state scritte, così che, l'attore
ed il musicista solista, agendo in simbiosi dialettica, cercano insieme di sviluppare,
con la voce recitante uno ed il suono dello strumento l'altro, una logica narrativa
sui temi lirici creati dai poeti in un duetto dove parole e ritmi rimbalzano
esaltandosi l'un l'altro.
Fra le note
malinconiche del blues che raccontano della schiavitù si passa alla scintillante
tromba di Armstrong ed al sax di Hawkins così, attraverso poesie,
racconti e musica, si ricorda il be bop, la musica nera degli anni '40,
con giovani musicisti come Parker, Gillespie, Monk e Roach e, passando dal cool
jazz che segna l'ingresso dei jazzisti della California e quel movimento
della beat generation con Ferlinghetti, Ginsberg, Kerouac, si arriva
al free jazz degli anni '60 che vede grandi interpreti in Coleman, Rollins
ed altri.